martedì 21 ottobre 2008

MADAME MARATONA




di Denis
Nome: Maratona
Nata: anticamente
Cittadinanza: tutto il mondo
Misure: km 42.195
Segni particolari: bellissima




Come un’affascinante signora,
la si attende ora per ora.

Lei è lì, in tutte le parti del mondo,
sempre si sente il sapore della sfida in sottofondo.

Ti trasporta in un mare d’asfalto e chi l’onda sa cavalcare,
sa che in alto lo può portare.

In questo mare ti trovi solo a navigare e guai a perdere la rotta,
altrimenti sai che gran botta.

Non fissa orizzonti e tanto meno ascolta lamenti,
questo lo lascia solo ai più lenti.

Testa, cuore e gambe devono essere ben sincronizzati,
solo così si può essere aiutati.

Non c’è età per innamorarsi,
i tempi possono essere lunghi, ma mai sottrarsi.

Lungo è il periodo del corteggiamento,
un vero e proprio allenamento.

Guai a bruciare le tappe,
si rischia di rimanere delle schiappe.


E’ come un corso di studio: può sembrare inarrivabile,
ma non un sogno intramontabile.

Maratona significa una sfida con te stesso,
ammesso che ti sia concesso.

Affronta i tuoi limiti per ore ed ore
e solo così ti sentirai il vero vincitore!

IL MIO INIZIO

Il mio inizio: chi l'avrebbe detto !!!

Sono un podista amatoriale di 44 anni, arrivato come tanti alla corsa per cercare di smaltire qualche chiletto e con il senso di colpa di essere una buona forchetta.
Quindi cosa di più semplice che provare il principe degli sport “semplici ed economici”(almeno così credevo all’inizio) ? ??

Allora: mi bastano un paio di scarpette, una maglietta da consumare e un paio di pantaloncini. Bene, si parte. Alla faccia dello sport semplice! Non pensavo che fare 3-4 km fosse così difficile.

Trafelato, macero di sudore, dolori vari e acido lattico in quantità industriali, mi fanno capire che forse avevo dato un giudizio affrettato: “semplice”? Forse non così tanto.
Insomma forse mi ero sbagliato, forse non era lo sport che faceva per me, però... però c’era qualcosa che non mi tornava.
Cosa mancava alla Corte (dei miei pochi neuroni) per condannare definitivamente la corsa?
Cerca e ricerca ecco il tassello mancante.
Mi stavo sentendo bene, un bene strano da descrivere, un bene fisico che andava oltre i vari dolorini accusati, un bene mentale che sempre di più mi invogliava alla corsa, insomma il tutto andava nuovamente rimesso in discussione e haimé, il verdetto fu velocemente ribaltato. Non sto a raccontarvi tutti i passaggi trascorsi tra quella prima corsetta e i giorni nostri. Non sono passati tanti mesi in fondo, però grazie al verdetto ribaltato sono riuscito a conoscere un popolo in marcia (nel vero senso della parola), a seminare qualcosa, a perdere qualche chiletto (non tanti), a correre una maratona con l’obiettivo di correrne altre, con un benessere psicofisico che aiuta anche a maturare decisioni importanti o a compiere gesti con estrema naturalezza, con giovamenti che si ripercuotono su tutte le persone che ti stanno intorno.
Insomma, la corsa non è sicuramente lo Spirito Santo però fa tanto, tanto bene!

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